sabato 17 luglio 2010

Pietrarubbia e Barchi, un week-end con il Festival Ville e Castella


SABATO 17 LUGLIO
PIETRARUBBIA – Centro TAM
10.00 – 17.00 Seminario di canto armonico “Suoni dell’anima: l’essenza nascosta della voce” con Lorenzo Pierobon.

Iscrizione 20€, max 20 partecipanti.
19.30 Conferenza
Goura Loto (delegato Comunità Damanhur) “La realizzazione dell’utopia a Damanhur: tecnologia, arte e organizzazione per i bisogni profondi dell’uomo”


20.30 Cena servita da Locanda il Vicariato

21.45 Concerto
”SUONI NASCOSTI. Concerto per pietre, legni e argilla in movimento” Produzione – Enten Hitti
Enya Idda – scultura di argilla; Roberto Papini Tivitavi – canto armonico, didgeridoo, percussioni; Pierangelo Pandiscia - corni, tamburi, lastre sonore, sonagli, ocarine, campane di cristallo, voce, steel drum; Gino Ape – corni, flauti, balafon, voce; Lorenzo Pierobon - canto armonico, didgeridoo.

In caso di maltempo, salone Centro TAM

Più che di un concerto si tratta di una performance nata dall’idea che il suono (il verbo) è all’origine della vita. In scena i suoni primari (respiri, pietre, legni, semi, frutti essiccati, ossa, conchiglie) prendono corpo in 5 quadri sonori e si trasformano in scultura di terra. L’artista Enya Idda (scultrice, danzatrice, insegnante di teatro dei sensi) dialoga con i suoni e gli armonici vocali degli Enten Hitti e plasma l’argilla. Alla fine la terra si trasformata in musica rappresa, in scultura che nelle sue forme racchiude il suono. Poi Adamo si alza e s’incammina.

DOMENICA 18 LUGLIO
BARCHI – Villa Fiorini
18.30 Conferenza
Paolo Ricca (teologo): “Cristianesimo e laicità: cosa insegna la storia del movimento valdese”

20.30 Cena servita da Cantina Fiorini

21.45 Concerto
“Incipit suite”
Marco di Meo – chitarra; Roberto Gargamelli - chitarra; Israel Freire - Percussioni.

In caso di maltempo, Conferenza e cena in Villa, concerto nell’Auditorium Santa Caterina di Orciano

Trent’anni di carriera, tre dischi da solista, tante collaborazioni e concerti in tutta Europa hanno portato Marco Di Meo ad essere un grande chitarrista completo, a suo agio in tutto lo spazio sonoro tra il jazz e la new age, passando per la classica e il funky-rock. Il bel parco di Villa Fiorini sembra fatto apposta per i suoi ultimi raffinati lavori acustici, contrappuntati dalla chitarra classica di Roberto Gargamelli e le percussioni etniche del brasiliano Israel Freire. Buona musica, buona cucina, buon paesaggio, buona compagnia, buon vino. Umano, troppo umano questo festival!

Nessun commento:

Posta un commento