martedì 7 dicembre 2010

Ancona, le opere Francesco Colonnelli e Gino De Dominicis


"Con Gino porgo l’orecchio al silenzio" è il titolo dell'esposizione delle opere di Francesco Colonnelli e Gino De Dominicis a cura di Riccardo Lisi. La mostra si svolgerà presso Atelier dell’Arco Amoroso piazza del Plebiscito, Ancona dal 7 al 9 dicembre 2010



Martedì 7 dicembre ore 18.00: vernissage

ORARI DI APERTURA

mercoledì 8 dicembre ore 10-13 e 17-21

giovedì 9 dicembre apertura ore 17-20

INGRESSO LIBERO



Per questa occasione, all’Atelier dell’Arco Amoroso, l’Associazione Culturale Quattrocentometriquadri presenta il settimo incontro di Il peso dell’assenza – I testimoni di Gino Mercoledì 8 dicembre, ore 18.30. A cura di Riccardo Lisi Cap.07 ¦ Quando torna un amico

con Carlo Bruscia, Carlo Cecchi ed Eliseo Mattiacci



INGRESSO LIBERO

Con il patrocinio del Comune di Ancona – Assessorato alla Cultura QUATTROCENTOMETRIQUADRI gallery via magenta 15, ancona www.quattrocentometriquadri.eu| gallery@quattrocentometriquadri.eu


ORARI APERTURA giovedì-domenica 18.30-20.00 e su prenotazione



I percorsi dell’arte sovente s’incrociano tra loro. Così è stato tra due artisti anconetani: Gino De Dominicis, verso il cui lavoro ha guardato Francesco Colonnelli.



Pochi mesi dopo la scomparsa di De Dominicis, l’Atelier dell’Arco Amoroso ospitò – a primavera del ’99 – un’esposizione di sue opere giovanili curata da Fabiola Brugiamolini. Nel 2005 (dopo l’importante convegno presso l’Università di Ancona) De Dominicis tornò nella sua città grazie all’installazione di una sua opera fondamentale, Calamita Cosmica, nella corte della Mole Vanvitelliana. Va detto che Calamita Cosmica non ebbe mai allestimento migliore di quello, per la prima volta completo e rispettoso delle intenzioni dell’artista.



La presenza di un’opera tanto memorabile ispirò Francesco Colonnelli che la documentò in modo poetico ed efficace, mostrando la sua interazione con le varie fasi del giorno, il mutare della luce e degli elementi atmosferici, oltre che, naturalmente, con le architetture notevoli della Mole.



Questo lavoro video, della durata di otto minuti, ha una sua banda audio e richiede attenzione e silenzio per fruirne al meglio. A ciò c’invita, fin dal titolo, Colonnelli, artista che ha sovente posto l’icona dei padiglioni auricolari nelle sue opere, suggerendo un modo differente di percepire la realtà e l’arte visiva, attraverso l’atto del sentire (parola plurisemica in italiano, significando anche to feel) piuttosto che attraverso la vista.



Questo percorso s’incrocia nuovamente all’Atelier dell’Arco Amoroso – gentilmente concesso dalla Provincia di Ancona - con la videoinstallazione di Francesco Colonnelli e una piccola esposizione di due opere di Gino De Dominicis

(una giovanile e una realizzata in età matura) e due ideali ritratti ad opera di Colonnelli.



Questo evento d’arte durerà solo tre giorni. Al vernissage di martedì 7 dicembre, dalle ore 18.00, seguirà – mercoledì 8 dicembre alle 18.30 – il settimo incontro del ciclo Il peso dell’assenza, organizzato dall’associazione Quattrocentometriquadri e basato su testimonianze pubbliche da parte di amici e importanti referenti di Gino De Dominicis. Questo incontro avrà titolo I trucchi del mago e tratterà in particolare i procedimenti creativi di De Dominicis tramite la testimonianza di colui che lo aiutò a realizzare Calamita Cosmica: Carlo Bruscia, assieme a due importanti artisti marchigiani: Eliseo Mattiacci e Carlo Cecchi.



Carlo Bruscia, artista e curatore fanese coetaneo di Gino, ebbe occasione di studiare con lui all’Accademia di Belle Arti di Roma, sotto la docenza di Enrico Crispolti. La collaborazione alla realizzazione di Calamita Cosmica ebbe un’ideale prosecuzione proprio nella sua installazione ad Acnona, nel 2005.



Eliseo Mattiacci è uno dei più grandi artisti marchigiani, esponente di punta dell’arte povera. Mattiacci viveva a Roma dal ’64 ed ebbe lì modo di conoscere De Dominicis. Pur autori di lavori dall’esito ben differente, vari sono i punti di contatto concettuali con l’opera di De Dominicis: i simbolismi cosmici, la dimensione ciclopica di alcuni progetti, l’inclinazione innovativa che spesso si traduceva in forme performative. Infine Carlo Cecchi, artista jesino operante anche a Roma ed autore di opere pittoriche che avvicinano le forme della transavanguardia, pur partendo dalle basi del concettuale e dell’arte povera Ebbe occasione di compiere un lungo viaggio in treno con Gino De Dominicis in cui gli vennero svelate le modalità realizzative e la genesi dei progetti artistici del grande artista.



PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL CICLO IL PESO DELL’ASSENZA

domenica 12 dicembre, dalle ore 18.00, Quattrocentometriquadri gallery

Cap.08 Quando torna un amico

Maurizio Bedeschi, Claudio Buffarini e Fausto Farinelli

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