lunedì 15 novembre 2010

Fano, Mario Perrotta al Teatro della Fortuna da venerdì 19 novembre con Aristofane Cabaret


Mario Perrotta torna a Fano per il terzo anno consecutivo con la seconda tappa della sua “Trilogia sull’individuo sociale”, ospite di FanoTeatro, stagione di prosa della Fondazione Teatro della Fortuna in collaborazione con Amat. Da venerdì 19 a domenica 21 novembre il regista, drammaturgo ed attore leccese porterà in scena I cavalieri – Aristofane cabaret, una sorta di operazione antologica dell’opera del commediografo greco (I cavalieri, Le nuvole, Le vespe, Lisistrata, ed altre) da cui ricava scampoli e brandelli che cuce insieme in questo riuscito spettacolo.

Tutto comincia da una riflessione di Perrotta. “Noi siamo individui sociali. Ma questa è una contraddizione in termini, uno è individuo oppure è sociale, è sufficiente l’incontro/scontro con l’altro per mettere in crisi i confini della nostra individualità”. Forse solo il teatro può davvero dirci come siamo e quindi rappresentare a noi stessi le nostre incongruenze. Ed allora la scelta di tre testi, “tre farse violente – o grottesche tragedie – per rispondere ad un interrogativo: siamo per natura individualisti o animali sociali?”

E così, dopo la prima indagine condotta attraverso il personaggio del “misantropo” molièriano, exemplum dell’individuo versus i suoi simili, la seconda analisi si sofferma sull’agone politico e l’utopia sociale. Aristofane fornisce la materia e i nostri teatranti il resto. I cavalieri, infatti, “indaga una possibile socialità, un sogno politico chiamato democrazia. Ma i due contendenti alla Presidenza del Governo ateniese sono un servo e un salsicciaio e l’agone politico diventa un gioco al ribasso: promesse di abbassare i prezzi, di togliere le tasse, fino al turpiloquio pubblico e faraoniche scoregge in Parlamento per spazzare via ogni opposizione. L’utopia democratica è così irrimediabilmente perduta, allora come oggi.”

Sulla scena sei attori e un musicista per dar vita ad un nuovo cabaret contemporaneo – come già anticipa il titolo - che riproduce la forma in cui la televisione propone quotidianamente il confronto politico “ridotto a un avanspettacolo truce, fatto di parole vuote gridate al massimo volume.” “Se con Molière sono stato filologicamente corretto, rispettando testo e versi alessandrini,” spiega infine Perrotta, “con Aristofane sarò irriverente, lo prenderò a prestito, mantenendo intatta, però, la veemenza politica dei suoi testi, per realizzare una fotografia d'Italia il più possibile urticante, uno spaccato a sorpresa di un paese complice del potere.”

Impietoso, becero e irriverente, il regista leccese, perfettamente a suo agio nel registro del cabaret, vuole smascherare in scena quella parte di noi - pubblico e popolo - che non reagisce di fronte “all’avanspettacolo” della politica, che si preoccupa solo di farla franca e si ritiene più scaltra degli altri non pagando le tasse e vivendo di sotterfugi quotidiani per fregare il prossimo. Uno spettacolo tanto divertente quanto amaro, perché si ride gran parte del tempo, di noi stessi.

Mario Perrotta firma drammaturgia e regia ed è in scena insieme agli attori della sua compagnia - il Teatro dell’Argine - Paola Roscioli, Lorenzo Ansaloni, Maria Grazia Solano, Giovanni Dispenza, Donatella Allegro. Le musiche di scena eseguite dal vivo sono di Mario Arcari.

Inizio spettacolo.

venerdì e sabato, ore 21.15 | domenica, ore 17.00



FuoriScena | sabato 20 novembre, Teatro della Fortuna, ore 18.00:

Mario Perrotta incontra il pubblico di FanoTeatro.






Info. Botteghino Teatro 0721.800750, fax 0721.827443, botteghino@teatrodellafortuna.it.

Orario di apertura: giorni feriali dalle 17.30 alle 19.30, mercoledì, sabato e i giorni di spettacolo anche dalle 10.00 alle 12.00.

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