martedì 25 gennaio 2011

A Macerata ed Urbania "I beati anni del castigo" di Luca Ronconi


Il Teatro Lauro Rossi di Macerata si appresta ad ospitare - sabato 29 e domenica 30 gennaio nell'ambito della stagione promossa dal Comune di Macerata e dall'AMAT con il contributo della Regione Marche e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - un vero e proprio evento, l'ultimo straordinario lavoro di Luca Ronconi I beati anni del castigo, con Elena Ghiaurov nel ruolo della tormentata protagonista del romanzo di Fleur Jaeggy.

Dopo Macerata, lo spettacolo farà tappa martedì 1 febbraio, alle ore 21.15, al Teatro Bramante di Urbania per Stagione della Rete dei Teatri, frutto del coordinamento e della sinergia fra l'Assessorato alle politiche culturali della Provincia di Pesaro e Urbino, AMAT, i Comuni della provincia e Regione Marche (informazioni e biglietti presso Biglietteria Amat a Pesaro tel. 0721 638882).

La storia è ambientata in un collegio femminile, in Svizzera, dove la protagonista - in scena Elena Ghiaurov - vive dall'età di otto anni. Il racconto della donna, quasi un diario intimo, apre le porte su un mondo in bilico tra idillio e prigionia, che possiamo chiamare un'"arcadia della malattia", per usare le parole della scrittrice. Ma ecco arrivare Frédérique, una nuova allieva, severa, perfetta, misteriosa, che sembra aver già vissuto tutte le esperienza della vita.
La protagonista - io narrante senza nome - si sente attratta dalla nuova arrivata, dal suo aspetto quieto e insieme minaccioso. E qui, la minaccia, poco a poco, si scopre, e si approda a una "terra di nessuno", un luogo ibrido e segreto che si colloca tra la perfezione e la follia.
Lo stile limpido e nervoso della scrittura, l'acutezza quasi clinica delle notazioni, l'intensità di questa storia fanno risuonare una corda segreta dell'animo: quella legata all'immaginario collegio da cui tutti noi siamo usciti. Fra lo sconcerto, l'attrazione e il timore, lo spettatore è guidato in una sorta di giardino dei saperi femminili, fatto di fiori che sbocciano nelle stagioni della vita, attraverso esperienze giovanili goffe e talvolta crudeli. Il rapporto fra le due donne, centro del monologo, è ripercorso attraverso le percezioni dell'unica che racconta e descrive: nello svilupparsi lento e spietato di un assolo unilaterale, in un crescendo di tensione e di attesa.
Perché vederlo? Perché i percorsi della follia, i meandri dell'anima, i luoghi oscuri dell'adolescenza sono rappresentati in un testo che rimanda a Musil e all'Hanging Rock di Peter Weir in uno splendido lavoro di attrice e di regia.
In scena: Elena Ghiaurov, Federica Rosellini (allieva Scuola di Teatro del Piccolo), e Maria La Falce. Regia Luca Ronconi. Luci Claudio De Pace, regista assistente Riccardo Massai. Produzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa in collaborazione con Santacristina Centro Teatrale.

A Macerata le rappresentazioni avranno inizio alle ore 21. Per informazioni e biglietti: biglietteria del Teatro Lauro Rossi 0733 230735.

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