martedì 11 gennaio 2011

Ancona, “Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar per la regia di Leo Muscato


Il 2011 si apre per la prosa ad Ancona al Teatro Sperimentale dal 12 al 16 gennaio con, in esclusiva regionale, l’adattamento teatrale del film di Pedro Almodovar “Tutto su mia madre” per la regia di Leo Muscato



Il testo teatrale di Samuel Adamson* basato sul film di Pedro Almodóvar, traduzione Giovanni Lombardo Radice, con in scena: Esteban Alberto Onofrietti, Manuela Elisabetta Pozzi, Nina Cruz Giovanna Mangiù, Huma Rojo Alvia Reale, Agrado Eva Robin’s, Suor Rosa Silvia Giulia Mendola, Madre di Rosa, Alicia, Isabel, Paola Di Meglio, Un dottore, Mario del Toro, Alex Alberto Fasoli, scene Antonio Panzuto, costumi Gianluca Falaschi, luci Alessandro Verazzi, suono Daniele D’Angelo, assistente alla regia Laura Cleri, regia Leo Muscato, produzione Fondazione Teatro Due – Teatro Stabile del Veneto (*prodotto per la prima volta al The Old Vic Theatre di Londra da Daniel Sparrow, Neal Street Productions, The Old Vic Theatre Company, Dede Harris & DRB Productions).



Tutto su mia madre è il film capolavoro scritto e diretto da Pedro Almodóvar nel 1999 al vertice della sua maturità artistica. È una dedica “a tutte le attrici che hanno interpretato delle attrici, a tutte le donne che recitano e a tutte le persone che vogliono essere madre”.

Il forte appeal teatrale di questo testo è già stato colto dall’Old Vic Theatre di Londra che nel 2007 ne ha prodotto una messa in scena. Il testo, basato sulla sceneggiatura originale di Almodóvar, è stata adattato per il teatro da Samuel Adamson. Lo stesso testo viene rappresentato adesso per la prima volta qui in Italia.



Dalle note di Leo Muscato - Il film di Almodóvar inizia con un bellissimo rapporto fra madre e figlio. C’è un padre assente, ma costantemente presente nei pensieri del figlio alla continua ricerca di un’identità. Si parla di maternità, paternità, omosessualità, uomini che diventano donne, padri che diventano madri. Si parla fortemente di teatro, cinema e scrittura; di malattia, di droga, aids, di trapianti, donazione di organi, d’amore e di morte. Un dolore di fondo, filtrato da una visione ironica dell’esistenza stessa. L’incrocio di questi temi sarebbe potuto diventare un guazzabuglio senza pari. Nelle mani di Almodóvar, invece, ogni cosa si concatena perfettamente, nella vita di tutti quei personaggi che Manuela, la protagonista, incontra nel suo viaggio.

Manuela è mossa dal senso di colpa di non essere riuscita a mantener fede a una promessa fatta al figlio Esteban poco prima di morire: raccontargli tutta la verità su suo padre. È questo senso di colpa che la porterà a Barcellona, a confrontarsi col passato, andando alla ricerca di quel padre, a cui poter finalmente raccontare tutto su suo figlio…

L’elemento dominante nel testo di Adamson è la metateatralità, si tratta di un grande omaggio al teatro e all’arte degli attori. Le tematiche presenti nella sceneggiatura cinematografica ci sono tutte, ma filtrate dalla contestualizzazione della vicenda.

Qui la narrazione è quasi onirica, filtrata dai pensieri di Esteban, e da quegli appunti che non smette mai di scrivere sul suo taccuino, appunti su un testo teatrale che vorrebbe scrivere su sua madre, il cui titolo sarebbe proprio TUTTO SU MIA MADRE.

Il nostro spettacolo si fonderà sul linguaggio specifico del teatro e chi vorrà venire a vederlo dovrà cercare di rimuovere (solo per due ore) i ricordi e la passione che lo straordinario film di Almodóvar gli avrà procurato. Il risultato non potrà che essere diverso, ma abbiamo fiducia che possa essere altrettanto emozionante -.



La Stagione Teatrale prosegue poi sempre allo Sperimentale, Aspettando Godot il capolavoro di Samuel Beckett dal 16 al 20 febbraio con Ugo Pagliai, Eros Pagni e la regia di Marco Sciaccaluga.



Dal 23 al 27 febbraio arriva per la prima volta ad Ancona Luca Zingaretti leggerà La Sirena dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.



La Stagione si chiude con Il catalogo di Jean-Claude Carrière con Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari, regia di Valerio Binasco dal 24 al 27 marzo e L’affarista di Honoré de Balzac con Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli e la regia di Antonio Calenda in esclusiva regionale dal 14 al 17 aprile, entrambi alle Muse.



Biglietteria del Teatro delle Muse in via della loggia, aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 15.30 - telefono 071.52525.



Per informazioni sulla Stagione Teatrale: Teatro Stabile delle Marche 071 5021611 segreteria@stabilemarche.it www.stabilemarche.it

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