venerdì 4 marzo 2011

La prima birra prodotta esclusivamente con farro delle Marche. Protagonista l'azienda Monterosso di San Lorenzo in Campo


Il teatro “Mario Tiberini” di San Lorenzo in Campo (PU) sabato 5 marzo alle ore 16 ospiterà il convegno “La birra da farro: aspetti compositivi e tecnologici (L.R. 37/99)”. L’iniziativa è organizzata dalla sezione Centro-Est dell’Accademia dei Georgofili.
E non poteva essere che San Lorenzo in Campo il centro scelto per questo importante incontro considerando che la prima birra prodotta esclusivamente con farro delle Marche, vede protagonista l'azienda laurentina “Monterosso” di Lea Luzi, che da anni lavora sulle produzioni dell’antico cereale di qualità.
Il convegno sarò aperto dai saluti del sindaco Antonio Di Francesco, del presidente regionale della Cia, Nevio Lavagnoli; e dei funzionari della Regione Bordoni e Ramadori. Interverranno quindi Emanuele Boselli e Giuseppe Natale Frega della facoltà di Agraria e Carlo Carletti della Cia di Ancona. Le conclusioni saranno affidate a Paolo Petrini, vicepresidente ed assessore alle Politiche agricole della Regione Marche.

In questi anni il farro dicocco si è affermato come cereale con ottime caratteristiche nutrizionali. Dopo un lungo periodo di abbandono, il triticum dicoccum ha conquistato l’interesse dei consumatori come primo piatto, ma la creatività dei nostri produttori ha portato alla realizzazione di prodotti da forno: un ottimo pane, gustosi biscotti, fino al “Farrettone” natalizio.
Ma la ricerca e la fantasia non hanno confini ed ecco che oggi, grazie ad un progetto che ha visto insieme l’Università Politecnica delle Marche, la Confederazione Italiana Agricoltori delle Marche (CIA), le imprese Cipse, Monterosso, il Boccale d’oro, nasce niente meno che la birra da farro.
“Cervello” della ricerca è stato il Dipartimento Saifet, della facoltà di Agraria, coordinato dal Prof.Giuseppe Frega.

Il presupposto da cui si è partiti è semplice quanto lungimirante: considerato il grande consumo di birra tra i giovani, e non solo, si è pensato che fosse fortemente attraente proporre una birra ottenuta con il 100% di malto di farro, utilizzando le caratteristiche del Triticum. La ricerca è durata tre anni e dopo un lungo lavoro di selezione, produzione e analisi sono nati due tipi di birra: una versione light di 2,9% gradi alcometrici ed una di doppio malto (5,4% gradi). Tra le principali caratteristiche la birra al farro è meno fruttata, dolce e mielata rispetto a quella tradizionale. Sono stati presi in esame due diversi tipi di farro: il Monterosso select proveniente da popolazione autocotona e la varietà di nuova costituzione, lo Zefiro. Ma a parte gli aspetti più strettamente alimentari, il progetto persegue obbiettivi anche di carattere commerciale e sociale. Innanzitutto immette sul mercato un prodotto giovane a forte connaturazione salutistica e completamente frutto del lavoro dei produttori marchigiani. Inoltre fornisce nuove opportunità economiche sia ai nostri agricoltori, soprattutto alle aziende dell’entroterra, sia alle piccole birrerie artigianali alla ricerca di un prodotto capace di differenziarle dalle birre realizzate dai grandi marchi industriali. Insomma la birra al farro conferma la grande creatività e la eccellente qualità, nelle Marche, delle nostre produzioni e della nostra ricerca.

Potrà essere richiesta direttamente al birrificio Boccale d’oro o si può trovare alla Farroteca di San Lorenzo in Campo.

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