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martedì 8 febbraio 2011
A Macerata in scena "Le signorine di Wilko"
Sabato 12 e domenica 13 febbraio prosegue al Teatro Lauro Rossi di Macerata con Le signorine di Wilko la stagione promossa dal Comune di Macerata e dall'AMAT con il contributo della Regione Marche e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Alvis Hermanis regista lettone direttore artistico del Nuovo Teatro di Riga e recente vincitore del IX Premio Europa Nuove Realtà Teatrali, firma la regia dello spettacolo su testo di Jaroslaw IwaszKiewicz, una delle figure più importanti della letteratura polacca contemporanea. Il lavoro è parte dal romanzo ambientato negli anni Trenta del secolo scorso ed ha come protagonista Wiktor, un uomo non ancora quarantenne che dopo un grave lutto decide di tornare per il periodo estivo nel villaggio della sua infanzia.
"Il romanzo Le signorine di Wilko mi ha affascinato - scrive Alvis Hermanis nelle note allo spettacolo - già fin dai tempi degli studi, quando l'ho letto per la prima volta. Il racconto, nel quale Wiktor Ruben torna nella casa di campagna dove quindici anni prima viveva lavorando come istitutore presso una famiglia dove crescevano sei sorelle, mi ispira per varie ragioni. Certamente, la situazione stessa - un uomo e sei donne - già in sé è particolare e istigatrice di fantasie. Mettendo in scena questo testo nel contesto italiano non si può non ricordare il film di Federico Fellini La città delle donne con Marcello Mastroianni nel ruolo principale. Però al testo di Iwaszkiewicz appartengono anche altre qualità e caratteristiche: innanzi tutto, è straordinariamente poetico. Quasi poesia scritta in prosa. Perciò nel mettere in scena questo lavoro letterario ci confrontiamo con una sfida, ossia scoprire se è possibile rendere visibile la poesia. Inoltre questo testo ricorda davvero molto la scrittura di Marcel Proust: ricordi, dettagli, odori, sensazioni e sfioramenti dimenticati. Il passato ed i ricordi sono il tema che da sempre costituisce il centro d'attenzione dei miei spettacoli teatrali. E questo racconto dello scrittore polacco verte solo e soltanto su questo. Melanconia e nostalgia non sono solo sentimenti melodrammatici. Sono le qualità che hanno sempre caratterizzato la coscienza culturale dell'Europa, o almeno così è stato fino alla fine del XX secolo. Siamo nel XXI secolo e stiamo vivendo enormi cambiamenti nella coscienza europea. Si può dire che siamo, in questo momento, testimoni della morte della vecchia e buona Europa. E qualsiasi lavoro artistico che viene creato oggi ha, in tale contesto, l'aspetto di un necrologio. Necrologio alla percezione della vita della vecchia Europa. Restano solo i ricordi."
A dar vita sul palcoscenico al lavoro - prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione, Unione Europea nell'ambito del progetto Prospero, Teatro Stabile di Napoli e Nuova Scena Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna - troviamo gli attori Sergio Romano, Alice Torrioni, Fabrizia Sacchi, Laura Marinoni, Patrizia Punzo, Elena Arvigo e Irene Petris. Le coreografie dello spettacolo sono di Alla Sigalova, le scene di Andris Freibergs e i costumi di Gianluca Sbicca.
Inizio spettacoli ore 21. Per informazioni e biglietti (da 8 euro a 23 euro): biglietteria del Teatro Lauro Rossi 0733 230735.
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