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venerdì 5 novembre 2010
Jesi, spettacolo “Il Sarto in fondo al mare”
L’affondamento dell’Arandora Star nel 1940, la più grande tragedia nella storia dell’emigrazione italiana, al centro dello spettacolo “Il Sarto in fondo al mare” di Alfio Bernabei, in prima esecuzione assoluta al Teatro Moriconi di Jesi il 4 dicembre 2010 alle ore 21, produzione Centro Studi Calamandrei con il Teatro Luce- Res Humanae per la regia di Paolo Pirani
Nel giugno del 1940, a seguito della dichiarazione di guerra di Mussolini al Regno Unito, circa 4500 italiani residenti in varie parti della Gran Bretagna furono internati come “nemici stranieri”. Secondo la tesi di Londra, fascisti e oppositori del duce in quanto emigrati erano tutti «sospetti».
Centinaia di questi internati, e perfino un gruppo di ebrei che avevano cercato scampo di là della Manica alle persecuzioni razziali, morirono quando la nave Arandora Star che li trasportava verso il Canada venne affondata da un sottomarino tedesco ad ovest delle coste irlandesi il 2 luglio 1940 col suo carico di deportati. Furono 446 gli italiani che morirono nella catastrofe, il doppio rispetto alle vittime della miniera belga di Marcinelle, considerata la ferita più profonda nella storia dell’emigrazione italiana.
Una tragedia italiana oscurata e pressoché dimenticata per 70 anni è al centro dello spettacolo teatrale “Il sarto in fondo al mare”, in prima esecuzione assoluta il prossimo 4 dicembre alle ore 21 al Teatro Studio V. Moriconi di Jesi.
Il testo, vincitore del Premio di scrittura drammaturgica “Diego Fabbri” 2006, è di Alfio Bernabei, regista, scrittore e storico che da anni cerca di strappare all’oblio la strage dell’Arandora (suo, tra l’altro, il libro “Esuli ed emigranti italiani nel Regno Unito - 1920 -1940" edito in Italia da Mursia).
La produzione a cura del Centro Studi Piero Calamandrei è messa in scena dal Teatro Luce – Res Humanae, con il sostegno del Comune di Jesi, della Provincia di Ancona, della Regione Marche, di New Holland-Gruppo Fiat, e di Banca Marche, ed in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. La regia è di Paolo Pirani, in scena Mugia Bellagamba, Dante Ricci e Nico Alberici.
Per Alfio Bernabei, l’affondamento dell’Arandora è “una tragedia mai dimenticata. O troppo dimenticata. In ogni caso la più grave mai avvenuta nella storia dell’emigrazione italiana all’estero”. Al centro del dramma è un personaggio realmente esistito che fu fra le vittime, Decio Anzani, un sarto romagnolo che viveva a Londra ed era da anni uno dei protagonisti dell’opposizione al Duce quale segretario della Lega Italiana per i Diritti dell'uomo. Nel testo teatrale, vicende private e storiche si mescolano in un affascinante percorso a ritroso nella memoria, ambientato in un campo di internamento in Gran Bretagna nei giorni immediatamente precedenti l’affondamento dell’Arandora Star. In questa ricostruzione di ‘invenzione’ degli ultimi giorni di vita del sarto (nello spettacolo chiamato Silvio Murzi, ed interpretato da Mugia Bellagamba), entrano due personaggi di fantasia: il giovane fascista, anch’esso internato, Vanni Vanucci (interpretato da Nico Alberici) ed il capitano inglese Ian Foster (interpretato da Dante Ricci).
Biglietti: 15 euro intero, 12 euro ridotto.
INFO:
Biglietteria Teatro G. B. Pergolesi dal mercoledì al sabato 9.30-12.30/17.00-19.30, e da un’ora prima dell’inizio di ogni spettacolo. Tel. 0731 206888 - Fax 0731 224105. E-mail biglietteria@fpsjesi.com
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